sabato 3 maggio 2025
Ammesso solo l'accertamento biologico riguardo a uno dei genitori. Lo scopo è quello di frenare una pratica vietata nel Paese. Annullate tutte le richieste in corso
La Spagna vieta la registrazione dei nati all'estero da utero in affitto

Ansa

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Stretta sull'utero in affitto in Spagna, dove è entrata in vigore ieri la normativa che sospende immediatamente tutti i processi di registrazione di nati all'estero da gestazione per altri e renderà molto più difficile future richieste. La disposizione, approvata dal ministero di Giustizia, non riconoscerà più le sentenze emesse da Paesi esteri che convalidano i contratti di gestazione per altri. L'obiettivo è colmare le lacune legali che hanno finora consentito di fatto una pratica vietata in Spagna.

La nuova legge, pubblicazione ieri sulla Gazzetta Ufficiale, ha annullato tutte le domande in sospeso per la registrazione dei bambini nati all'estero da utero in affitto, senza prevedere alcun periodo transitorio. Il testo impedisce nei consolati e nei registri civili la filiazione diretta dei minori da parte di genitori che ricorrono alla maternità surrogata all'estero. E la registrazione della nascita per utero in affitto di certificati di iscrizione all'anagrafe riconosciuti da altri Paesi.

La decisione del governo iberico fa seguito a una sentenza della Corte Suprema del 4 dicembre scorso, che definisce il contratto per maternità surrogata all'estero di un bambini "contrario all'ordine pubblico, degradante sia per la donna incinta che per il minore e lesivo dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico". La legge spagnola sull'aborto considera la gestazione per altri una forma di violenza contro le donne.

Una volta che i minori nati da gestazione surrogata all'estero arriveranno in Spagna, saranno ammessi solo "l'accertamento biologico rispetto a uno dei genitori o l'adozione, quando si provi l'esistenza di un nucleo familiare con sufficienti garanzie".

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